Le forme dell’inclusione. L’asilo El Porvenir di Giancarlo Mazzanti

Riconoscere il ruolo del recinto nelle aree suburbane dell’America Latina corrisponde ad un utilizzo di metodologie d’indagine non tradizionali, date dall’instabilità del tessuto socio-culturale; un approccio che necessariamente, in prima analisi, rinuncia a qualsiasi tentativo di riduzione a temi di carattere estetico-compositivo, «Salvo che questi principi non siano reinventati, intesi come progettazione etica, sostenibile e partecipativa.» Il recinto coincide, prima di ogni cosa, con un’idea politica di architettura, che ha a che fare con la dimensione sociale ed umanistica del progetto, la cui accezione può essere rintracciata nelle parole di Bernardo Secchi « Ordinamenti e dispositivi spaziali attinenti alla costruzione e gestione della città e del territorio hanno avuto e hanno conseguenze rilevanti di integrazione o esclusione, tra ricchi e poveri » . È necessario quindi nell’indagare il dispositivo architettonico allargare lo sguardo alle condizioni in cui l’architettura di Mazzanti si inserisce, riconoscere il clima politico e i presupposti che individuano nella forma del recinto le qualità spaziali e sociali che tentano di risolvere questioni di carattere emergenziale.